Privacy Policy Agile Nations Network: collaborare a livello internazionale per favorire l’innovazione – Agenzia Data Stampa

Agile Nations Network: collaborare a livello internazionale per favorire l’innovazione

Si è tenuta il 20 ottobre 2021 in modalità virtuale la prima Riunione Plenaria Annuale dell’Agile Nations Network organizzata dal Regno Unito che ricopre l’attuale Presidenza del Network. Nel corso della riunione, i Ministri e i loro rappresentanti hanno approvato ufficialmente il Piano di Lavoro elaborato nel 2021 dai delegati dei Paesi membri.

Il Piano di Lavoro include 10 progetti bilaterali e multilaterali che approfondiscono pratiche di regolamentazione agile su settori di rilevanza globale quali dati e comunicazione, mobilità, tecnologie verdi, servizi professionali, dispositivi e trattamenti medici. La Plenaria segna il primo anno di vita del Network, durante il quale tutti i partecipanti hanno collaborato per esplorare nuove opportunità nell’ambito degli standard e dei regolamenti agili, in linea con gli impegni presi nell’adesione all’Agile Nations Charter a dicembre 2020.

Camilla Sebastiani, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ha partecipato in rappresentanza del nostro Paese.

L’Agile Nations Network

L’Agile Nations Network, lanciato nel dicembre 2020, è un’iniziativa unica nel suo genere. Si tratta infatti di un network intergovernativo che ha l’obiettivo di promuovere e scalare pratiche di regolamentazione agile per rimuovere ostacoli amministrativi a beneficio di aziende, start up, e ricercatori che intendono sperimentare innovazioni tecnologiche e introdurre nuovi modelli di business nel mercato. L’Italia è fra i Paesi fondatori del network insieme a Canada, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Regno Unito e Singapore. Le attività del Network sono state promosse dal Regno Unito con il supporto dell’OCSE e del World Economic Forum, che partecipano come osservatori.

Il contributo dell’Italia

L’Italia partecipa attivamente al progetto Experimental approaches e.g sandboxes, guidato dalla Danimarca, il cui scopo è la condivisione di conoscenza ed esperienza su strumenti e schemi di regolamentazione agile, in particolare sandbox regolamentari, e relative strategie di implementazione, applicati in diversi settori economici. Tra gli strumenti a disposizione, le sandbox regolamentari consentono di sperimentare tecnologie emergenti e modelli di business innovativi in deroga a norme bloccanti.

L’obiettivo di lungo periodo del progetto lanciato dall’Agile Nations Network è avviare una cooperazione transnazionale su strumenti di regolamentazione agile che aiutino gli innovatori a testare e sviluppare tecnologie e modelli di business innovativi.

Grazie all’articolo 36 del Decreto-legge 16 luglio 2020 n. 76 l’utilizzo delle sandbox normative è possibile oggi anche in Italia.

L’iniziativa, denominata “Sperimentazione Italia”, è stata illustrata dal Dipartimento per la trasformazione digitale, durante la tavola rotonda organizzata dal World Economic Forum dedicata al tema Transforming Governance for disruption.

La misura favorisce:

  • l’innovazione – consentendo la sperimentazione di tecnologie emergenti e modelli di business innovativi per il loro sviluppo e la loro applicazione;
  • la competitività del sistema economico italiano – permettendo a imprese e istituti di ricerca di raggiungere la frontiera tecnologica tramite sperimentazione in ambienti realistici e sicuri;
  • il processo normativo – delineando meglio il contesto normativo dove è poco chiaro o incerto; aggiornando le regole esistenti che spesso non sono al passo con la velocità del progresso tecnologico e possono essere un ostacolo.

Fonte: MITD

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