Privacy Policy Censis-Confimprese, a fine anno la spesa delle famiglie supererà i 1.000 mld – Agenzia Data Stampa

Censis-Confimprese, a fine anno la spesa delle famiglie supererà i 1.000 mld

Alla fine dell’anno la spesa per i consumi delle famiglie sfonderà i 1.000 miliardi di euro, nel secondo trimestre del 2021 i consumi degli italiani sono ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (33 miliardi in più), con una inversione di tendenza rispetto al -5,4% registrato nel primo trimestre dell’anno. L’incremento a consuntivo d’anno ammonterà a 60 miliardi in più rispetto all’anno scorso, complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi, ma, se non ci saranno nuovi stop a Natale si prevedono almeno 9 miliardi di spesa in più rispetto alle passate festività. È quanto emerge dal 2° Rapporto Censis-Confimprese, l’associazione che raggruppa gli operatori del retail, con il contributo di Nhood.

Sono 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all’impossibilità di poterli utilizzare durante la pandemia, sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid. Usciti dall’emergenza, il 57,2% degli italiani tornerà a spostare soldi dal risparmio ai consumi per andare oltre le scarsità imposte dal periodo più la paura allenta la presa, più crescono le tigri del consumo.

Il rimbalzone dei consumi sarà favorito dalla stanchezza degli italiani, costretti in casa per troppo tempo e saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite. Il 51,9% non sopporta gli incontri da remoto per il lavoro, lo studio o le relazioni interpersonali, il 52,8% ritiene che il digitale sia eccessivamente presente nelle proprie vite e che c’è bisogno di un riequilibrio con il mondo fisico. Il 65% (il 77,4% tra i giovani) vuole tornare a trascorrere del tempo fuori casa per incontrare gli amici, mangiare insieme, divertirsi, fare shopping, l’insofferenza per i divieti e la vita da remoto spingerà in alto il retail.

Il 64% degli italiani ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici, lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%), la normalità per gli italiani è fatta anche di shopping fisico, da cui traggono emozioni e benessere. Il 64,9% degli utenti di internet cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi, il 53,4% confronta i prezzi per valutare le opzioni, questo è il nuovo contributo del digitale: i consumatori sono diventati più forti grazie ai flussi informativi accessibili a chiunque per giudicare, scegliere, acquistare. L’e-commerce è ormai una realtà consolidata: il 51,6% degli internauti (il 62,3% delle persone più istruite, il 64,6% dei 30-44enni) ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo mese e dopo la pandemia ogni consumatore costruirà la spesa personale combinando canali fisici del retail ed e-commerce.

«È un’Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo 19 mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail, ha detto Mario Resca presidente di Confimprese, la stabilità del Governo Draghi, la ripresa dell’economia italiana (tra le europee quella a più alta crescita) la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il “vaccino” dell’Italia post Covid. Oggi solo qualche incognita potrebbe provocare delle frenate come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l’inflazione, per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il benessere economico e sociale».