Privacy Policy Digitale nelle PMI: da reazione ad azione, la sfida è adesso – Agenzia Data Stampa

Digitale nelle PMI: da reazione ad azione, la sfida è adesso

Competenze strategiche nel digitale e lavoro di squadra, che coinvolga tutto l’ecosistema, dalle istituzioni nazionali agli enti territoriali e associativi fino alle università e centri di formazione: queste le leve fondamentali di cui necessitano le piccole medie industrie manifatturiere italiane per muoversi con successo nel nuovo contesto creato dalla pandemia, in cui la digitalizzazione è ora una scelta obbligata.

È quanto emerge dalla Ricerca PMI, industria e digitale, la sfida è adesso! a cura dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano presentata questa mattina durante il convegno di apertura della 15° edizione della Fiera A&T – Automation & Testing dedicata a Innovazione, Tecnologie e Competenze 4.0, che si svolge online dal 10 al 12 febbraio 2021 su una piattaforma accessibile ai visitatori dal sito aetevent.com.

A&T conferma quindi la sua vocazione di punto di osservazione e analisi di tendenze nel mondo delle PMI, collaborando come già per la scorsa edizione con l’Osservatorio: già nel 2020 era emersa la scarsa maturità digitale delle micro, piccole e medie aziende italiane, un freno pericoloso in termini di reale competitività sui mercati globali. La pandemia ha costretto le PMI industriali ad accelerare alcuni aspetti della trasformazione digitale, soprattutto per contrastare il crollo del fatturato, sopperire alle difficoltà nella gestione dell’operatività aziendale e garantire la flessibilità del lavoro. Ma non è sufficiente.

La sfida per il futuro è passare dalla reazione all’azione, da un approccio emergenziale a un approccio strategico di lungo periodo. Le tecnologie sono state acquisite, manca un’implementazione strategica, una vera e propria riorganizzazione aziendale, improntata a una cultura digitale. Occorre estendere la digitalizzazione ai diversi processi di business rendendoli integrati e prospettici.

Secondo la ricerca – condotta su un campione di 504 osservazioni rappresentative della popolazione di 69mila PMI manifatturiere nel mese di dicembre 2020 – solo il 14% ha un approccio strategico al digitale, che pervade tutto il modello di business, coinvolgendo anche i processi core (sviluppo prodotto, rapporti di filiera, marketing e vendite). Generalmente si tratta di realtà più grandi e redditizie, di natura meno familiare, collocate al Nord e con una propensione maggiore all’export. La parte più importante del campione, ovvero Il 57% ha mostrato un approccio “tattico” con una focalizzazione al digitale su obiettivi specifici e contingenti di efficienza dei processi, con una forte diversità dei percorsi di digital transformation all’interno. Qui la cultura rimane un gap importante. Il restante 29% si avvicina al digitale come reazione a uno stimolo esterno – la crisi Covid o la richiesta di un cliente – con investimenti scarsi limitati a singole attività e processi, su un orizzonte di breve periodo.

Ricerca Osservatorio PMI_FieraAeT2021 – Stampa

 

 

 

 

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