Privacy Policy Mims, 220 mln per rigenerare Milano – Agenzia Data Stampa

Mims, 220 mln per rigenerare Milano

Previsti interventi di demolizione e di ristrutturazione di edifici di edilizia residenziale da sostituire con opere di riqualificazione in zone periferiche della città, come Corvetto e San Siro, o di aree come quella relativa alla M4. E per quanto riguarda la linea bus 90-91 ci sarà anche la creazione di una sede riservata da piazza Zavattari a Piazza Stuparich con la conclusione di una corsia preferenziale. A illustrare la mappa degli interventi del ‘Pinqua’ riguardanti Milano (il ‘Programma nazionale della qualità dell’abitare’ che fa capo al Pnrr) ci ha pensato oggi il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Alessandro Morelli, durante un punto stampa nella sede meneghina del Provveditorato generale delle opere pubbliche in Piazzale Rodolfo Morandi.  Un piano, il ‘Pinqua’, che riguarda di base la qualità dell’abitare e che è stato rafforzato con il Pnrr. Ai 400 milioni iniziali, infatti, si sono aggiunti 2 miliardi e 800.000 euro, fondi provenienti dal Recovery. I tempi sono stretti, e chi ha il compito di realizzare le opere dovrà farlo entro il 2027. In questo contesto alla città di Milano sono stati assegnati circa 220 milioni di euro (il 90% del quale finanziato dal Mit e il resto da vari enti locali).

Nel dettaglio, sono 17 le proposte arrivate dalla Lombardia che hanno ricevuto il via libera dal ministero, di cui 5 provenienti dal Comune di Milano.   Ci sono due tipologie di progetti, con le proposte ‘pilota’ ad alto impatto sul territorio nazionale (per un massimo di 100 miloni di euro, ndr) e altre ‘standard’ (massimo 15 milioni). La prima proposta (quella dal costo stimato di 100 milioni finanziati interamente dal Mit) ha come oggetto la riqualificazione dei quartieri periferici a sud-ovest della città, caratterizzati da una particolare densità di alloggi di edilizia pubblica, come San Siro, Inganni, Cardellino, Val Bavona, Corba, Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, San Cristoforo, Ludovico il Moro e Martinelli.    La seconda proposta pilota invece, che prevede costi da 57 milioni di euro (di cui 52 erogati dal Mit) prevede un lifting al quartiere Gratosoglio attraverso il rilancio di spazi pubblici e servizi, con la rigenerazione di aree verdi e di percorsi pedonali, interventi in edilizia abitativa e sul rinnovamento architettonico.   Un altro piano ‘standard’ invece (da 19 milioni di cui 15 dal Mit) ha come obiettivo la rigenerazione del quartiere Mazzini con i lavori che riguarderanno anche la ristrutturazione edilizia di un nucleo di proprietà Aler.

La seconda proposta standard (da 29 milioni di cui 15 dal Mit) prevede interventi di manutenzione e rigenerazione nei quartieri Olmi e Niguarda mentre con la terza e ultima idea si getteranno le basi per il miglioramento della qualità di vita del quartiere, con interventi sul paessaggio e sulla sicurezza di pedoni e ciclisti.   “Questo dimostra l’impegno della quota milanese all’interno del governo”, esulta Morelli, sui banchi di Palazzo Marino come capogruppo della Lega prima di entrare nel governo di Mario Draghi. “Sono felice di poter dare questi annuncio dopo 5-6 mesi dalla nomina di viceministro- continua l’esponente del Carroccio- con il ‘Pinqua’ cambiamo il volto di intere città”. E l’efficientamento energetico è uno degli obiettivi primari che il ministero si è posto per conseguire gli obiettivi della tranisizione ecologica. “Il green non si professa ma si pratica”, conclude Morelli punzecchiando il sindaco meneghino Giuseppe Sala.   Tutte le città della Lombardia sono interessate con piccoli e grandi progetti (ci sono due proposte nei comuni di Bergamo e Varese e una proposta a Brescia, Busto Arsizio, Cremona, Mantova, Monza e Sondrio). Le opere e gli interventi dovranno essere a bilancio entro giugno 2026 e spesi entro il 2027.

Fonte: MIMS