Privacy Policy Mutui agevolati per i giovani? La garanzia statale può aiutare ma conta di più lo sgravio fiscale sulla casa – Agenzia Data Stampa

Mutui agevolati per i giovani? La garanzia statale può aiutare ma conta di più lo sgravio fiscale sulla casa

Sentiment FIMAA MiLoMB: richieste di mutuo da parte delle giovani coppie in aumento, ma poi cominciano i problemi. Dagli istituti di credito richieste talvolta eccessive di garanzie da parte di genitori/parenti e le perizie sottostimano gli immobili del 10-15% rispetto ai valori di mercato contenuti nei preliminari sottoscritti. Importante la capacità reddituale dei giovani nel lungo periodo: la precarietà nei contratti alza il rischio

Mutui per i giovani: argomento delicato da maneggiare con cura, attenzione a non farsi abbagliare troppo dalla garanzia statale per l’acquisto della prima casa prevista nel decreto Sostegni bis. Dall’ultimo sentiment di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza – aderente Confcommercio MiLoMB – le richieste di mutuo da parte delle giovani coppie risultano in aumento, ma poi cominciano i problemi: richieste, talvolta eccessive, degli istituti di credito di garanzie da parte di genitori/parenti e la sottovalutazione degli immobili, da parte dei periti, di almeno il 10-15% rispetto ai valori di mercato contenuti nei preliminari sottoscritti, con la conseguenza, per chi ha richiesto l’80% di mutuo, di non poter colmare la differenza. E dal sentiment FIMAA MiLoMB emerge come siano poche le banche che offrono l’opportunità di ripresentare la richiesta di mutuo mentre aumenta il peso dei documenti che gli uffici tecnici e legali degli istituti di credito richiedono.

 “Difficilmente, con quanto previsto nel decreto del Governo, si stravolgeranno i numeri del mercato – rileva Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza e vicepresidente Confcommercio MiLoMB – L’agevolazione potrà aiutare, ma un conto è prevedere una garanzia statale su un contratto di acquisto di un giovane con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, altro è garantirlo a giovani con partite Iva, contratti atipici o a tempo determinato. Quando si parla di un mutuo, cioè l’accensione di un debito pluridecennale, la prospettiva che va considerata è quella del lungo periodo. Al di là dell’agevolazione, comoda per chi compra e non ha molti soldi da parte, dovrebbe quindi valere il principio generale della solidità economica per sostenere un impegno come il mutuo. La lezione dei mutui subprime e del disastro provocato, con affidamenti a persone che non potevano permettersi il mutuo e finanziamenti in alcuni casi anche superiori al 100% del valore dell’immobile finanziato, ce li ricordiamo tutti. È sempre auspicabile che chi chiede il mutuo ci metta del suo e possa garantire l’impegno assunto nel lungo periodo con i redditi futuri”.

Difficile, in definitiva, stabilire il comportamento d’acquisto che potrà emergere – prosegue Albanese – la platea potenziale è di 100mila giovani che potrebbero considerare l’acquisto dell’immobile, e i risultati che emergono da indagini di fonti varie – dove la casa, per le nuove generazioni, non è percepita come un valore rilevante o la si paragona a un taxi da prendere e utilizzare per un tratto di vita – vedono campioni in prevalenza composti da giovani con un elevato livello d’istruzione, indirizzati verso un mondo del lavoro dove sono premianti flessibilità e rapidi cambiamenti. Non è detto che i giovani siano tutti così”.

Albanese formula alcune proposte per venire incontro ai giovani compratori: “Bisogna snellire innanzitutto la procedura di richiesta di mutuo. I tempi lunghi danneggiano anche il venditore. E tenere conto, negli aiuti, del comune di residenza delle famiglie e di indicatori reddituali e di ricchezza. Ma più che l’agevolazione della garanzia, sono interessanti lo sgravio fiscale sull’acquisto della casa e l’eliminazione dell’imposta sostitutiva sul mutuo. Cosa che andrebbe fatta per tutti, anche se cominciare dai giovani rappresenta già un buon inizio”.