Privacy Policy Parte il “bando competenze”: 2.800 tecnici al Sud in 100 giorni – Agenzia Data Stampa

Parte il “bando competenze”: 2.800 tecnici al Sud in 100 giorni

Parte la procedura per assumere 2.800 nuovi tecnici a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni meridionali, così da rafforzare le strutture che dovranno seguire i lavori delle opere previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche in vista del nuovo Accordo di partenariato per i fondi strutturali europei 2021-’27 e per i progetti collegati al Fondo di Sviluppo e Coesione. Si dà così attuazione alla norma contenuta nella legge di Bilancio 2021.

“Una promessa mantenuta”, la definisce il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, che oggi ha presentato l’iniziativa in conferenza stampa insieme al ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. L’obiettivo è di riuscire a completare tutte le procedure in 100 giorni, secondo un cronoprogramma ben preciso, che prevede la pubblicazione delle graduatorie definitive nei primi giorni di luglio.

“Il nostro non è un annuncio ma un provvedimento concreto, che affronta due delle principali emergenze del Mezzogiorno: la debolezza delle pubbliche amministrazioni e il lavoro giovanile”, ha spiegato Carfagna. “Grazie a questo che mi piace chiamare ‘bando competenze’, offriamo opportunità di lavoro concrete ai tanti giovani che maturano percorsi di formazione anche di eccellenza all’interno delle università del Mezzogiorno, ma poi sono costretti a farli fruttare al Nord o all’estero”.

La ministra per il Sud ha quindi elencato le figure professionali previste dal bando, individuate tramite un apposito lavoro di ricognizione condotto dall’Agenzia per la coesione territoriale: tecnici ingegneri; esperti in gestione, rendicontazione, controllo; progettisti; amministrativi giuridici; process data analyst. Di questi, 107 andranno a rafforzare la struttura delle Regioni, 76 alle Province, 35 alle Città metropolitane, 364 alle città capoluogo di provincia, 160 ai Comuni delle aree interne, 155 ai Comuni con più di 50mila abitanti, 146 ai Comuni medi, 943 a quelli con meno di 30mila abitanti, più altri 57 destinati ad altri enti coinvolti nella gestione del PNRR.

“Vogliamo rovesciare lo stereotipo secondo il quale è inutile dare risorse al Sud, perché tanto poi non riesce a spenderle”, ha concluso Carfagna, che ha anche annunciato lo sblocco imminente del ‘concorsone’ campano.

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