Privacy Policy Corte conti, agenzia demanio: approvata gestione finanziaria 2019 – Agenzia Data Stampa

Corte conti, agenzia demanio: approvata gestione finanziaria 2019

La gestione finanziaria 2019 dell’Agenzia del Demanio chiude con un utile di € 6.020, in attivo nonostante il decremento del 99,7%, rispetto all’esercizio precedente, dovuto ad un aumento dei costi superiore del 3,9% in confronto ai ricavi. Il patrimonio netto ammonta a € 327.791.816, in lieve aumento rispetto all’esercizio precedente (€ 327.785.797), con costi della produzione pari a € 471.798.946 (€ 453.890.012 nel 2018), che mostrano un incremento del 3,9%, mentre il valore della produzione risulta pari a € 476.220.561, attestandosi su un +3,6% rispetto all’anno precedente (€ 459.808.785) da ricondursi principalmente ai maggiori corrispettivi ricevuti dal MEF per la gestione dei nuovi Piani d’investimento a valere sulle risorse stanziate dalla L. n. 132/2016. 

È quanto emerge dalla Relazione sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2019 dell’Agenzia del Demanio, approvata dalla Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti con delibera n. 95/2021.

La magistratura contabile ha rilevato che il progressivo aumento del valore complessivo dell’intero portafoglio immobiliare ammonta a € 61,1 miliardi, a cui si associa una consistente diminuzione del numero dei beni a seguito dei processi di razionalizzazione in corso, abbinati ai trasferimenti operati per disposizioni di legge o a seguito di operazioni di vendita. Tale fenomeno ha riguardato principalmente il patrimonio disponibile, mentre il patrimonio in uso governativo risulta in lieve aumento per effetto della progressiva dismissione di immobili privati in locazione passiva alla pubblica amministrazione centrale.

Nel 2019, ha osservato la Sezione del controllo, l’Agenzia ha predisposto un Piano di investimenti pubblici mirato a sostenere prioritariamente le politiche di risanamento e di riqualificazione infrastrutturale indentificando gli interventi finalizzati alla bonifica di siti, di proprietà dello Stato, contaminati da materiali inquinanti, agli investimenti finanziati nell’ambito dell’edilizia pubblica, all’elaborazione di un piano pluriennale d’indagine sismica ed energetica sul patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato, avviando gare aventi ad oggetto indagini di vulnerabilità sismica, diagnosi energetica e fattibilità tecnico-economica e alla realizzazione di alcune specifiche iniziative di riqualificazione urbana di particolare rilievo. 

Per la Corte, l’Agenzia del Demanio ha perseguito, in base alle direttive strategiche, l’obiettivo di favorire la valorizzazione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici attraverso diverse iniziative e progetti, tra i quali emerge il Progetto Open Demanio, attraverso il quale si sono completati revisione e aggiornamento delle informazioni sugli immobili di proprietà dello Stato. Sono stati, in particolare, integrati ed aggiornati i dati di 1.168 interventi contenuti nelle sezioni della piattaforma Cantieri, i dati di 543 iniziative di riqualificazione degli immobili gestiti dall’Agenzia e quelli riguardanti le 30 operazioni più rilevanti di ottimizzazione degli spazi e di riduzione dei costi in tema di “Federal building”.

Nel 2019, inoltre, sono stati affidati e conclusi 5 studi di fattibilità, con i quali si è chiuso il progetto “federalismo demaniale” – che ha riguardato complessivamente 30 studi di fattibilità – consistente nel trasferimento a titolo non oneroso e mediante procedure semplificate agli enti territoriali dei beni immobili dello Stato abbandonati per iniziative di recupero e nuove opportunità di sviluppo.

Fonte: Corte dei conti Ufficio stampa