Privacy Policy Lavoro: indagine sulle condizioni abitative dei migranti nell’agro-alimentare – Agenzia Data Stampa

Lavoro: indagine sulle condizioni abitative dei migranti nell’agro-alimentare

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e il presidente di ANCI e sindaco di Bari, Antonio Decaro, con una lettera indirizzata a tutti i Comuni italiani, hanno invitato le amministrazioni locali a partecipare alla prima indagine nazionale sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agro-alimentare.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività del progetto “InCas – Piano d’Azione a supporto degli enti locali nell’ambito dei processi di Inclusione dei cittadini stranieri e degli interventi di Contrasto allo Sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Fondo Politiche Migratorie e realizzato da ANCI in collaborazione con la Fondazione Cittalia.

Obiettivo dell’indagine è quello di definire una mappatura di tutte le situazioni di precarietà e disagio abitativo presenti sul territorio nazionale, utile per realizzare interventi e azioni concrete di contrasto agli insediamenti abusivi, terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali che favoriscono il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli.
La mappatura rappresenta il riferimento informativo che condizionerà direttamente l’attivazione dei 200 milioni di finanziamenti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) a sostegno dei Comuni e dei partner strategici attivi sui territori.

I Comuni sono invitati a partecipare alla rilevazione attraverso gli assessorati e gli uffici che dispongono delle informazioni e dei dati relativi alle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agricolo. Nei prossimi giorni sarà inviato a tutte le amministrazioni locali il link cui collegarsi per compilare il questionario e le istruzioni da seguire.
I Comuni avranno tempo fino a venerdì 15 ottobre 2021 per inviare il questionario.

Fonte: Ministero del lavoro