Privacy Policy Rapporto: FSE cruciale per le economie e i posti di lavoro europei – Agenzia Data Stampa

Rapporto: FSE cruciale per le economie e i posti di lavoro europei

Secondo un recente rapporto della Commissione che valuta il sostegno del Fondo sociale europeo (FSE) e dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI), dal 2014 al 2018, circa 23 milioni di persone hanno partecipato alle azioni del FSE; il 52% dei partecipanti erano donne.

Tra i partecipanti, quasi 3,2 milioni di persone hanno già trovato lavoro e 3,9 milioni hanno ottenuto con successo una qualifica. Inoltre, il FSE e lo YEI dovrebbero aggiungere quasi lo 0,33% alla crescita complessiva del PIL entro il 2023. Questo evidenzia i significativi impatti sociali ed economici positivi del FSE, sulla base dell’analisi del sostegno del FSE dal 2014 al 2018.

Il FSE sta dando una spinta tanto necessaria al PIL degli Stati membri e – cosa più importante – sta aiutando gli europei a trovare un lavoro sostenibile e significativo. I progetti nell’ambito del FSE hanno permesso ai cittadini dell’UE di proseguire l’istruzione e riqualificarsi, rimanendo mobili e con un lavoro. Questo si rivelerà cruciale per invertire la flessione economica legata alla pandemia. Gli impatti positivi si sono dimostrati particolarmente alti per i cittadini poco qualificati, l’obiettivo principale dei progetti FSE e YEI.

Altri risultati del rapporto includono:
-I progetti FSE e YEI generano effetti a lungo termine attraverso i cambiamenti delle politiche strutturali e l’aumento della produttività, oltre agli impatti diretti per i partecipanti.
-La riqualificazione ottenuta grazie al sostegno del FSE all’occupazione e al lavoro (40,4 miliardi di euro entro la fine del 2018), nonché all’istruzione e alla formazione, sono fondamentali per combattere gli effetti dell’attuale pandemia, ma anche per aiutare i cittadini dell’UE a costruire le competenze necessarie per affrontare la transizione digitale dell’Europa.
-I finanziamenti del FSE per l’inclusione sociale (33,8 miliardi di euro entro la fine del 2018) dovrebbero portare a posti di lavoro per i disoccupati. Inoltre, dovrebbe anche portare a un maggior numero di persone altrimenti inattive che entrano nella forza lavoro.

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