Privacy Policy Relazione Corte dei conti su Rendiconto generale dello Stato 2020 – Agenzia Data Stampa

Relazione Corte dei conti su Rendiconto generale dello Stato 2020

La Corte dei conti ha presentato il rendiconto generale dello Stato 2020. Nell’occasione è emerso che nel 2020 – e ancora nell’anno in corso – le pubbliche amministrazioni italiane hanno dovuto affrontare uno  “shock  organizzativo”  senza precedenti.
Nell’arco di pochissime settimane dallo scoppio della pandemia è stata posta mano alla più imponente reingegnerizzazione dei processi amministrativi che il nostro Paese abbia mai conosciuto.
 
Oltre all’enorme impegno profuso dalle donne e dagli uomini del Servizio sanitario nazionale per il contrasto della pandemia, anche al costo della propria vita, nelle altre articolazioni della Pa si è assistito ad una concentrazione di azioni volte a rendere possibile lo svolgimento dei compiti istituzionali pur in costanza di confinamento. In un tempo brevissimo, a mero titolo esemplificativo, i procedimenti sono stati digitalizzati. Si è dato l’avvio ad un’ampia dematerializzazione dei documenti amministrativi, ci si è avvalsi del “lavoro agile”, la didattica nelle scuole e nelle università si è trasformata in didattica a distanza, molti processi nelle varie giurisdizioni sono stati celebrati da remoto.
 
Brunetta: “I volti della Repubblica sono al centro del nostro lavoro di riforma, una rivoluzione già in atto”
 
“Prendo atto con grande soddisfazione del significativo riconoscimento espresso oggi dalla Corte dei conti nei confronti delle donne e degli uomini impegnati nelle amministrazioni pubbliche. Proprio i ‘volti della Repubblica’, come li ha definiti il presidente Mattarella, sono al centro del nostro lavoro di riforma della Pubblica amministrazione, una rivoluzione già in atto. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza e i primi decreti che lo accompagnano rappresentano un deciso investimento sulle persone e rispondono all’urgenza indicata dai magistrati contabili: quella di rinnovare e riqualificare il capitale umano pubblico per sostenere la sfida della transizione digitale e ambientale e per garantire servizi sempre più efficienti a cittadini e imprese. Con il decreto reclutamento abbiamo tracciato la rotta del cambiamento: una nuova Pa per una nuova Italia”.