Il victim blaming, cioè la colpevolizzazione della vittima accusata di aver causato o favorito il crimine subito, è un concetto che appartiene già al secolo scorso e che resiste, solido e stabile negli archetipi culturali. Attualmente è sempre meno raro che si evidenzino tutta una serie di comportamenti e atteggiamenti tipici di questo concetto.
Complice la diffusione della notizia appetibile che rimbalza veloce a suon di titoli senza leggerne il contenuto. Il victim blaming dunque non riguarda solamente la relazione aggressiva vittima-carnefice bensì le sue reazioni-a-catena: cioè una seconda vittimizzazione da parte dell’opinione pubblica, dei mass media e social media.
Si approfondisce il tema oggi 5 maggio alle ore 18.00 in diretta streaming dalla pagina Facebook dell’Osservatorio Violenza e Suicidio presieduto dal Dott. Stefano Callipo Psicologo Clinico, Giuridico e Psicoterapeuta. Modera l’incontro l’avvocato Luca Volpe, Responsabile GiovAMI Lazio- Fondatori Fragili.
Al webinar interviene, fra i numerosi e illustri ospiti, il Prof. Stefano Arcieri specialista in Chirurgia Generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I di Roma, docente dell’Università di Roma “Sapienza e Presidente di “Capire per Prevenire” che si occupa di divulgazione medico-scientifica nell’ambito della prevenzione medica.
La diretta si potrà seguire anche dalla pagina Facebook di “Capire per Prevenire” seguita da 35.469 persone, un numero sempre in crescita che sottolinea l’importanza della prevenzione. Porre attenzione a questi fenomeni, conoscerli e capirli è una forma di prevenzione che tutela non solo le persone come singoli ma come collettività.
“Capire per Prevenire” la colpevolizzazione della vittima è un passo per la cura sociale attraverso i social.