Privacy Policy Belluno punta sul digitale per proteggere l’economia dalle infiltrazioni – Agenzia Data Stampa

Belluno punta sul digitale per proteggere l’economia dalle infiltrazioni

La prevenzione antimafia è più efficace se utilizza gli strumenti delle tecnologie digitali, meglio ancora se privilegia un approccio digitale nel monitoraggio del sistema economico e dei movimenti d’impresa.

È quello scelto dalla prefettura di Belluno che ha rinnovato, aggiornandolo, il protocollo con la camera di commercio Treviso Belluno/Dolomiti per l’accesso ai dati del registro imprese, la visualizzazione grafica delle correlazioni tra soggetti e aziende, il monitoraggio delle variazioni che intervengono nel tempo e la possibilità di ottenere elenchi georeferenziati su base dimensionale, geografica o merceologica.

L’obiettivo finale è quello di avere un panorama immediato e completo delle relazioni tra persone e imprese ad esse riconducibili, possibile grazie all’accesso gratuito da parte del gruppo interforze della prefettura (Gia), delle singole Forze di polizia e della Direzione investigativa antimafia (Dia) alle banche dati camerali configurate nel pacchetto “Telemaco avanzato” completo delle funzionalità Ri.Map, Ri.Build e Ri.Visual, ora integrate dall’applicativo R-EX (Regional Explorer).

Il protocollo rinnovato oggi per 2 anni dal prefetto Sergio Bracco e dal presidente della camera di commercio locale Mario Pozza prevede anche l’attivazione di un tavolo di coordinamento delle attività collegate al monitoraggio dei dati attraverso gli strumenti tecnologici messi a disposizione dall’ente camerale. Presieduto dal prefetto di Belluno, sarà la sede adatta per sviluppare, in base alle situazioni che emergeranno, anche altre iniziative di prevenzione e contrasto da condividere con gli altri componenti, che sono la questura, i comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza di Belluno, la Dia di Padova.

Grazie all’accesso a queste piattaforme «l’analisi completa delle relazioni societarie consente al sistema di prevenzione di intercettare possibili tentativi di condizionamento o di infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. Ciò diventa ancor più importante nell’attuale momento storico, nel quale l’economia risente degli effetti legati all’emergenza sanitaria da Covid-19» sottolinea il prefetto Bracco richiamando il rischio che la crisi renda il tessuto imprenditoriale debole e permeabile.

Sulla stessa linea il presidente Pozza, ricordando che «non si può fare buona impresa senza legalità». L’accordo in quest’ottica vuole «garantire agli imprenditori di lavorare con tranquillità, in un territorio sano e attrattivo per gli investitori che tra i parametri di attrattività hanno quello della legalità».