«Col passaggio in zona rossa i controlli saranno rimodulati e potenziati, ma la sanzione in sé e per sé non è la soluzione al problema. Ci vuole la consapevolezza piena in ciascuno di noi nel percepire il pericolo». L’invito ai cittadini a non abbassare la guardia è del prefetto di Prato Adriana Cogode che sottolinea la serietà della situazione sanitaria e come affrontare l’entrata in zona rossa.
«Gli uomini destinati ai controlli, spiega il prefetto, sono fra i 400 e i 450 alla settimana. Di solito si realizzano 2.200 controlli a settimana. Questa, fino a giovedì, ne abbiamo fatti 1.500. Chiaramente sono elevati perché sono tante le persone in giro, immagino che da lunedì ci sarà un calo dei numeri, anzi lo devo sperare».
Sulla stanchezza e preoccupazione nella popolazione anche per i risvolti economici che le restrizioni comportano, il prefetto annuncia di voler fare «un comitato per avere il quadro della situazione. Ho chiesto alla Camera di commercio di avere i dati su quante aziende hanno chiuso e perché».
Il prefetto, poi, sottolinea come «la pubblica amministrazione tiene bene e, probabilmente, la scelta iniziale di attivare il lavoro agile è stata una soluzione vincente. Non è stato necessario chiudere i servizi, conclude, e interrompere l’attività».
Fonte: Min. Interno